I mazzi standard

Zi Pai
(Carte a ideogrammi)

Carte: 80 - 84
Denominazioni alternative: Er Shi Qi Pai (Carte da 2-10-7, dai numeri riportati sulle carte speciali), Zhi Pai (carte di carta)


Lista dei mazzi di carte nel museo 7bello


Non sono presenti in archivio mazzi.

Descrizione


Le carte cinesi con numeri sono dette Zi Pai (carte a ideogrammi), Er Shi Qi Pai (carte da 2-10-7, dai numeri riportati sulle carte speciali) o Zhi Pai (carte di carta) e sono da 80 carte fino a 84. Si usano per un gioco simile al ramino, in cui si devono formare combinazioni di 3 e 4 carte 1.
Il mazzo base è composto da serie di numeri da 1 a 10, scritti sia in forma ordinaria che in forma ufficiale. Le due serie sono ripetute quattro volte per un totale di 80 carte.
In Cina si utilizzano per i numeri ideogrammi standard (in alto), ma su documenti ufficiali, banconote o per ricorrenze particolari si utilizzano segni grafici più complessi (in basso), detti numeri ufficiali.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Come si può vedere nelle due serie gli ideogrammi sono notevolmente diversi.

Questo mazzo si riteneva estinto da lungo tempo ma nel 1995 un amico, durante un viaggio in Cina, aveva visto giocare con queste strane carte a Yangshuo, nella provincia del Guangxi e ne aveva acquistato un mazzo per incrementare le nostre collezioni. Ne era stata inviata una fotocopia all'IPCS per avere notizie su queste carte a noi sconosciute, l'immagine era stata pubblicata e identificata e così si era venuti a sapere che queste carte erano ancora utilizzate per giocare.

I mazzi con numeri presentano tre varianti, che prendono il nome dalle province dell'Hu Nan e dello Si Chuan da cui provengono. Oggi queste carte sono utilizzate solo in Cina occidentale, vicino alle città di Xian e Guilin.

Variante di Hu Nan

La variante di Hu Nan Zi pai, Cheng Lin × è la più diffusa. Ha entrambe le serie con i numeri di colore nero, salvo i numeri 2, 7 e 10, perché queste carte assumono nel gioco un valore particolare. I numeri sono scritti con il sistema calligrafico standard, molto più leggibili di quelli dei mazzi dello Si Chuan.
Oltre alle 80 carte standard, la variante di Hu Nan presenta da una a dieci carte extra con disegni e/o ideogrammi vari 2. Se esiste una sola carta extra essa porta gli ideogrammi Huan di (scambia e sotto). In mancanza di questi porta disegni di fantasia o altri ideogrammi portafortuna.

Il mazzo da 81 carte, acquistato a Yangshuo nel Guangshi, ha 24 carte rosse (i numeri 2-7-10) e 56 carte nere (gli altri numeri), più una carta con disegnato il panda (Xiong mao) che è rossa anch'essa. Le carte 2 e 8 della serie a numeri normali e 5 e 9 per i numeri ufficiali sono ripetute anche con ideogrammi aggiuntivi.

Variante di Si Chuan

La variante di Si Chuan (grosso due) ha 80 carte, non avendo carte extra; ha le serie con i numeri normali in nero e quelle con numeri ufficiali in rosso. Gli ideogrammi utilizzati sono molto diversi da quelli standard e questo ha reso difficile mettere in ordine le carte.

I cinesi sono molto superstiziosi. Sulla confezione di questo mazzo appare il numero 888, dato che l'8 è un numero portafortuna.
Non a caso in Cina hanno voluto che le olimpiadi del 2008 da loro organizzate iniziassero l'8 agosto (data che viene scritta 8-8-8) alle ore 8:08:08.

Al contrario non apparirà il numero 4 su un mazzo di carte tradizionali, visto che il numero 4 in Cina ha una pronuncia simile a "morte" ed è per questo considerato infausto.

Le carte mostrate sono le riproduzioni delle stesse carte della variante di Hu Nan, i primi 5 numeri ufficiali, di entrambi i mazzi. Come si può notare la grafia degli ideogrammi è notevolmente diversa.

La variante "grosso due" di Si Chuan ha 80 carte con le carte stampate in nero, salvo i 2, 7 e 10 che sono in rosso. I numeri sono stilizzati e abbastanza incomprensibili, diversi dall'altro mazzo dello Si Chuan.
Sulla scatola del mazzo nella collezione di Jeffery Hopewell c'è la scritta "Si Chuan da er" (grosso due di Si Chuan) da cui il nome da lui attribuito alla variante 3.



  1. IPCS Journal, 25-4 ↩︎

  2. IPCS Journal, 31-6, pag. 273 ↩︎

  3. IPCS Journal, 31-6, pag. 273 ↩︎