I mazzi standard

Hyakunin-isshu

Carte: 200


Lista dei mazzi di carte nel museo 7bello


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Descrizione


Il mazzo Uta Karuta più usato è detto Hyakunin-isshu 百人一首 (ひゃくにんいっしゅ, cento persone una poesia), dal nome della raccolta di poesie compilata da Fujiwara no Teika nel periodo Heian.
Questo mazzo nasce agli inizi del periodo Edo (1600÷1868) e si gioca nelle feste tradizionali, specie durante quelle per il capodanno.

È composto da duecento carte: cento con disegnato un poeta e una sua poesia e cento carte con il finale della stessa. Scopo del gioco è abbinare le due carte relative alla stessa poesia.

Le 100 carte con i due versi finali dei poemi tori fuda 取り札 (とりふだ, carte da afferrare) o kami no ku sono equamente distribuite a due squadre di giocatori.
Il conduttore del gioco, che ha davanti a sé le 100 carte con la figura dell'autore e i poemi completi yomi fuda 読み札 (よみふだ, carte da leggere) o shimo no ku, sceglie una carta e inizia a recitarne i versi che vi sono scritti.

I giocatori devono individuare la carta su cui è riportato il finale della lirica letta e impossessarsene togliendola dal gioco. Se la carta individuata è tra quelle possedute dagli avversari la si rimpiazza con una delle proprie carte ancora da abbinare.
La squadra che rimane senza carte ha vinto 1.

Immagine senza descrizione Il gioco è molto movimentato e la disputa delle carte a volte violenta; per evitarne la rottura, oltre alle carte tradizionali su cartoncino molto rigido, esistono anche mazzi con le tori fuda in legno (ita karuta 板かるた). Questo gioco deriva dal Kai-awase, quando nelle conchiglie invece dei disegni cominciarono ad essere scritte parti di un haiku, una composizione poetica di 17 sillabe, con tre versi sempre di 5-7-5 sillabe, che venivano scritti sulle due valve delle conchiglie da abbinare.

I poemi usati per il gioco Hyakunin-isshu sono tradizionalmente gli waka (poesia armoniosa) o tanka (breve componimento) che risalgono anche al VII secolo.
Nel gioco vengono sempre utilizzati gli stessi cento componimenti, tutti in 5 versi da 5-7-5-7-7 sillabe per un totale di 31. I vari mazzi differiscono tra di loro solo per lo stile del disegno e della calligrafia usati. Il nome del poeta è a destra della carta che porta il suo ritratto, mentre il testo della poesia è nelle cinque colonne a sinistra.

Questo gioco è praticato di solito dai ragazzi, ma esistono anche club di adulti che si sfidano in accesi tornei.

Abbiamo trovato anche un gioco, in fogli ancora da tagliare, con la traduzione in inglese delle poesie sul retro, oltre alle normali scritte in giapponese sul verso × .
Probabilmente è stato stampato per turisti e non per il gioco vero e proprio. È infatti su un cartoncino leggero, non adatto ad essere strapazzato.

Un mazzo della seconda metà del XIX secolo è riprodotto in Internet nel sito web Peter Endebrock's Playing-card Pages www.endebrock.de/pers-home.html, uno del XVIII secolo è stato recentemente ristampato Giappone, 175x, ristampa Del Prado, 2004 × e altri esempi si trovano nel sito web di Andrea Pollett a_pollett.tripod.com/indice.htm.



  1. Roger Tilley, A history of playing cards, pag. 188 ↩︎