I fabbricanti
Armanino | ||||||
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L'azienda Armanino nasce a Genova e attraversa nella sua storia diverse denominazioni e sedi. Dal 1866 è Armanino Fratelli 1. Dal 1885 al 192x è Armanino Fratelli con sede a Genova in via Vincenzo Ricci. La S.A.I.G.A. (Società Anonima Industrie Grafiche e Affini) è a Genova nel periodo 1905-1917 2. Indirizzi: Genova via Aldo Manunzio (San Fruttuoso), Milano via Pasquale Paoli 10 (listino 1915). Proprietari erano Barabino e Graeve che l'avevano acquisita da Armanino. Le fabbriche di Genova e Milano si specializzarono nella stampa di manifesti anche se stamparono almeno un mazzo di carte. Armanino già Fratelli è a Roma dal 192x. Lo stock delle carte da gioco e i macchinari per la fabbricazione delle stesse furono trasferiti a Roma. La Successori F.lli Armanino è a Roma in via Tacito 54 dal 192x. Armanino a Roma dal 193x. F.lli Armanino a Roma in via Tacito 54 dal 1940 al 195x. Armanino già Fratelli a Roma nel 1952. Successori Armanino a Roma in via Tacito 54 dal 1937 al 195x. Armanino e Cassini a Roma nel 191x-192x. Nella ragione sociale scritta sui mazzi si trova anche Fabbrica di carte da gioco delle Marche e sulla scatola Succ. Armanino. Armanino - M.A.R.C. a Trieste ? nel 198x con carte stampate da Modiano. Piatnik nel 196x-197x stampò mazzi su cui appare anche il nome Armanino. Nel 1884 lo stabilimento Armanino stampa le carte da gioco Genovesi e nel 1885 le Romagnole, mazzi composti da 40 carte ciascuno e di dimensioni 52 × 83 mm. Nel 1887 pubblicano invece le Trevigiane, 52 carte per mazzo con dimensioni 46 × 98 mm e nel 1890 le "Carte italiane". Nel 1901 producono un mazzo di carte dedicato al gioco del Mercante in fiera, uno svago da tavolo per più giocatori. Intorno al 1910 producono un particolare mazzo di carte, definite "Carte per signora", che presentano sul retro raffigurazioni di paesaggi dai colori tenui con l'indicazione del luogo raffigurato. L'unico esemplare sopravvissuto oggi conosciuto presenta una imposta di bollo sul 4 di denari che ne rivela l'origine italiana e che aiuta la datazione stessa del mazzo: infatti questo particolare timbro era in uso tra il 1883 e il 1914. Il nome con cui fu pubblicizzato il mazzo, "Carte per Signora", è identico a quello usato dal famoso produttore Dondorf di Francoforte per le proprie carte, uguali per formato a quelle degli Armanino. Sul diritto delle carte da gioco degli Armanino sono rappresentate persone di diverse etnie con spesso nelle mani scettri, armi o ventagli di piume, ulteriore aspetto che lo stabilimento armaniniano copiò dalle carte Dondorf, ma il colore della pelle e le caratteristiche di popoli asiatici e africani sono meglio rappresentate rispetto al mazzo tedesco. Nel 1886 escono anche carte per i tarocchi. La produzione degli Armanino è una variante litografica a colori dei Tarocchi Soprafino del produttore di tarocchi milanese Carlo Della Rocca del 1835. Gli Armanino tagliano le figure a metà e le dispongono come se si riflettessero in uno specchio, creando uno stile che agevola il gioco delle carte che restano facilmente visibili anche senza necessità di girare il mazzo, inoltre vengono inserite didascalie in italiano lungo il lato del soggetto per aiutare la comprensione dell'immagine raffigurata. Le carte erano contenute in un astuccio di legno con il coperchio dipinto a mano, insieme era venduto un libretto di istruzioni in quattro lingue: francese, inglese, spagnolo e portoghese 3. Riferimenti 1 Alice D'Albis. 2 Alice D'Albis. 3 Alice D'Albis, vedi Armanino SAIGA. |
Lista dei mazzi di carte nel museo 7bello
Non ci sono in archivio mazzi disponibili.