I mazzi standard
Carte venete
Semi: italiani
Carte: 40, 52
Figure: intere, speculari
Denominazione alternativa: Carte veneziane
Non più prodotto
Lista dei mazzi di carte nel museo 7bello
- Carte padovane, Bonzio De Reatti, 1874
- Venete, variante Armanino, Armanino, 1902
- Carte udinesi, A. P. Cantoni, 191x
- Carte venete, Giovan Battista Lucchini, 1807-1814
- Venete mignon, Fabbricante sconosciuto, 1850-1900
Descrizione
Diverse caratteristiche contraddistinguono le carte veneziane.
La presenza dei motti sugli assi, che si stabilizzano dal XVIII secolo (vedi carte trevisane).
I re si presentano seduti.
Il fante di spade ha nella mano sinistra una testa mozzata.
Accanto al fante di bastoni vi è la figura di un cane.
L'asso di coppe ha due volti di profilo nella base di quella che sembra essere una fontana.
L'asso di spade presenta una corona e due galli ai lati.
Al centro dell'asso di denari vi è l'immagine di una fanciulla.
Sul re di denari e sul fante di coppe vi è un doppio seme.
Nelle carte numerali di bastoni al centro dell'intreccio dei semi c'è la presenza di immagini figurate (maschere o paesaggi).
Le carte veneziane hanno molte analogie con i mazzi da Trappola, usati nelle regioni dell'Europa centrale. Questi mazzi furono gli unici a semi italiani utilizzati fuori dalla nostra penisola. Sicuramente all'inizio del XVI secolo, entrambe le tipologie sono presenti a Venezia. Il mazzo di Trappola tuttavia cadde in disuso e si affermarono le carte veneziane. Studiosi affermano che le carte veneziane derivano dai mazzi da Trappola, essendo i riferimenti a queste ultime più antichi. Altri invece fanno derivare il mazzo da Trappola dalle veneziane.
La riproduzione di un mazzo di carte venete del XVII secolo è in vendita nei Musei Civici veneziani.