I mazzi standard

Chi Chi Pai
(Carte monete a 3 semi)

Carte: 60, 120
Denominazioni alternative: Ma T'seuk, Tseen Wan Chi Pai (Carte del Vecchio mille), Gun Pai, Tung Kwan Pai, Kwan Pai (carte bastoncino)


Lista dei mazzi di carte nel museo 7bello


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Descrizione


Immagine senza descrizione

Carte derivate da monete a 3 semi dette Chi Chi Pai, Ma T'seuk, Tseen Wan Chi Pai (carte del Vecchio mille), Gun Pai, Tung Kwan Pai o Kwan Pai (carte bastoncino).

La più antica carta da gioco conosciuta 1, conservata allo Staatliches Museum für Volkerkunde di Berlino è di un mazzo di carte derivate da monete. Era ritenuta dell'XI secolo, ma studi recenti tendono ad attribuita al XIV secolo 2.

Questo tipo di carte tradizionalmente mantiene lo stesso disegno che avevano in Cina le prime banconote 3 e questo ci ricorda che la stampa a caratteri mobili, la cartamoneta e le carte da gioco sono invenzioni quasi contemporanee, tutte e tre nate in Cina durante la dinastia T'ang (608-908 circa).

5 decine di file di monete

5 decine di file di monete

5 file monete

5 file monete

5 monete

5 monete

I semi di questi mazzi sono i seguenti.

  • Monete (kew-ho-so, ts'in, jian o qian), dette anche ping 餅/并 (focacce) o tong 銅/同 (rame) 4, con disegni di monete o parti di esse;
  • File di 1.000 monete ognuna (kew-ko-wan, tiao 條/条, suo 索 (file di monete) o tian (oggetti lunghi, bastoni), dette anche sok 4;
  • Miriadi di monete (kew-ho-ping, man o wan 萬/万), dette anche kùng 4, con raffigurati personaggi della serie di racconti Shui-hu Chuan "Il margine dell'acqua".

Ogni serie di 30 carte è duplicata per un totale di 60 carte Probabilmente stampato per l'isola di Giava × , o quadruplicata per 120 carte complessive × . Da notare in quest'ultimo mazzo l'uno del seme di file di monete che ha il disegno di una carpa, animale portafortuna in Cina, e le tre figure, tutte con sovrastampe. Sempre in questo mazzo, nel seme di miriadi di monete, l'ideogramma wan 万 (diecimila) segue l'ideogramma con i numeri dall'1 al 9 e non lo precede, come succede nei mazzi meno recenti.

Per capire i disegni del seme di file di monete bisogna sapere che in Cina le monete metalliche non si tenevano in un borsellino o in un sacchetto: il buco che ogni moneta aveva al centro serviva per farci passare uno spago che le teneva unite.
Il seme di miriadi di monete rappresenta 10 file di 1000 monete ognuna. Per i cinesi e altri popoli orientali il numero 10000, come il corrispettivo "miriade" nell'antico sistema numerario greco, è un'unità di misura (un cinese per 30000 dirà e scriverà "tre volte 10000" e non "trenta volte 1000" come noi) e sinonimo di quantità infinita.

Le raffigurazioni di questo seme oggi sono incomprensibili, ma le figure umane sono molto chiare nei mazzi più antichi, come quello conservato al British Museum 5 o questo del XIX secolo Mazzo di carte Tseen-Wan, Cina XIX secolo, ristampa Del Prado, 2006 × .

Le carte numerali in ogni seme tradizionalmente hanno in alto e in basso segni particolari, paragonabili agli indici delle carte occidentali, che ne indicano il valore.

1

1

2

2

3

3

4

4

5

5

6

6

7

7

8

8

9

9

Il seme di miriadi di monete porta come indici anche gli ideogrammi cinesi da 1 a 9 uniti al simbolo 万 (10.000). Questi indici vengono a volte modificati nei mazzi moderni × .

Ci sono 9 carte numerali per ognuno dei tre semi e tre figure nel mazzo, che sono i seguenti.

Fiore bianco

Fiore bianco

Fiore rosso

Fiore rosso

Vecchio mille

Vecchio mille

9 monete

9 monete

  • Fiore bianco (Pih-Hwa o Bai Hua 白花) con il disegno molto stilizzato di una montagna che nasce dalle onde 1;
  • Fiore rosso (Hung-Hwa, Wang ying 王英 o Hong Hua), una figura umana con una o due sovrastampe;
  • Vecchio mille (Tseen-Wan, Ch'ien wan, Lao qian 老千 o Qian Wan mille volte diecimila) con una figura umana o una serie di ideogrammi;

Un'altra carta a volte sovrastampata è il 9 del seme di file di monete.

Nel suo studio Wilkinson 3 afferma che su Fiore bianco era frequente la figura di un cervo. Se Vecchio mille e Fiore rosso hanno entrambi le sovrastampe, Vecchio mille le ha più grandi di Fiore rosso.

Queste convenzioni sono quasi sempre rispettate nei mazzi meno recenti mentre oggi sono a volte sono dimenticate.

Immagine senza descrizione Nel libro "Origin and history of playing cards" di William Andrew Chatto 6 sono riprodotte alcune carte di un mazzo Tseen-wan-che-pae.

Da sinistra sono riprodotti l'1 e il 3 di kwan (miriadi di monete) e di monete (Chatto e Culin chiamano questo seme ping, focacce), l'1 di file di monete (catene secondo questi due autori) e il fiore bianco con il cervo citato nello studio di Wilkinson.

Di seguito le stesse carte di un mazzo di inizio XX secolo.

Immagine senza descrizione

Nel volume "Chess and playing-cards" di Stewart Culin, edito dallo Smithsonian institute nel 1898, sono riprodotte le carte del seme di miriadi di monete di un mazzo cinese che l'autore chiama Kiu kiang (a sinistra).

A destra le stesse figure prese da un moderno mazzo Swatow.



  1. Catherine Perry Hargrave, A history of playing cards, pag. 7 ↩︎ ↩︎

  2. IPCS Journal, 31-5, pag. 234 ↩︎

  3. Wilkinson, W.H. (1895), "Chinese Origin of Playing Cards", The American Anthropologist VIII: 61–78 ↩︎ ↩︎

  4. Stewart Culin, Chess and playing-cards, Smithsonian institute, 1898 ↩︎ ↩︎ ↩︎

  5. IPCS, 23-2, pag 36-37 ↩︎

  6. W. A. Chatto, Facts and Speculations on the Origin and History of Playing Cards, 1848, pag. 75-76 ↩︎